Autobiografia di uno Yogi è il titolo di uno dei più famosi libri spirituali del secolo scorso, scritto dal grande maestro indiano Paramhansa Yogananda nel 1946. Si tratta di un libro imprescindibile per tutti coloro che sono interessati ad approfondire e soprattutto risvegliare la propria coscienza, un testo capace di unire due continenti, l’Oriente all’Occidente, con impareggiabile capacità descrittiva e facilità di comprensione.
Nella sua autobiografia, l’autore racconta dei suoi incontri con santi e mistici, osservatore e protagonista di miracoli e incredibili avventure di una missione che ha contribuito a cambiare nel vero senso della parola la storia del mondo. Autobiografia di uno Yogi è infatti della prima opera realizzata da un autentico yogi circa la storia della propria vita raccontata con grande capacità narrativa fino al più intimo dettaglio descrivendo anche gli anni della propria formazione spirituale e rivelando aspetti inediti di un periodo poco conosciuto dell’India moderna.
Le leggi sottili, solo apparentemente invisibili vengono descritte con una chiarezza scientifica, leggi attraverso le quali gli yogi sono capaci di compiere miracoli ed essere completi padroni del proprio corpo e del proprio essere, in perfetta comunione con il divino.
Chi è Yogananda
Yogananda, nato in India (Gorakhpur) nel 1893 e morto a Los Angeles nel 1952 è stato un mistico e filosofo indiano, yogi e guru che per gran parte della sua vita ha viaggiato e vissuto anche negli Stati Uniti introducendo in tale paese i suoi potenti insegnamenti di meditazione.
In particolare la sua autobiografia scritta nel 1946 è stata tradotta in ben 35 lingue ed è disponibile anche come audiolibro in diverse lingue, compreso l’italiano. Le ristampe più recenti includono alcune integrazioni rispetto alla versione originale voluta dallo stesso autore a completamento dell’opera iniziale.
Per quanto riguarda la sua storia, l’autore nasce in una famiglia agiata diventando discepolo dello stesso maestro dei suoi genitori: sin dalla più tenera età Mukunda, questo il nome che i genitori gli avevano attribuito alla nascita, aveva iniziato a manifestare un profondo interesse spirituale e il desiderio di trovare un’unione completa con Dio.
Dopo essersi laureato a Calcutta nel 1915 entra in un ordine monastico e dopo cinque anni raggiunge gli Stati Uniti come delegato nell’ambito del Congresso internazionale delle religioni: il suo intervento è rimasto nella storia e pubblicato successivamente con il titolo La scienza della religione, accolto con grande entusiasmo.
Un libro spirituale che parla alle coscienze
Nel 1925 nasce proprio in America a Los Angeles la sede stabile della sua organizzazione spirituale allo scopo di diffondere le rivelazioni apprese, tenendo lezioni e conferenze e integrando i precetti orientali al cristianesimo. Nei suoi discorsi, così come si può osservare già nell’autobiografia, l’autore effettua numerosi riferimenti a Gesù Cristo, a San Francesco d’Assisi e ad altri santi e profeti presenti nell’antico e nel nuovo testamento cristiano.
I suoi insegnamenti riguardano tutti gli aspetti che caratterizzano la normale vita quotidiana, dai metodi per ottenere più forza e salute, consigli alimentari, ottenimento del successo materiale e spirituale, comunione con Dio, tecniche di meditazione, di sviluppo della memoria, della intuizione, relazioni, comportamento e così via.