Zerocalcare è il nome d’arte di Michele Rech un apprezzatissimo fumettista italiano nato ad Arezzo nel 1983 e cresciuto tra la Francia e la città di Roma. Il suo nickname proviene da un episodio accaduto su internet, quando dovendo scegliere il nome per partecipare ad una discussione on-line decide di ispirarsi allo spot televisivo di un prodotto per lavatrici che sta andando in onda proprio in quell’istante.
Le statistiche dell’editoria ci dicono che a metà del 2017 i suoi libri avevano venduto già 700.000 copie, un numero sicuramente cresciuto e a cui aggiungere i tantissimi lettori che seguono i suoi piccoli capolavori on-line.
Come nasce Zerocalcare: formazione di un genio creativo
La sua attività da fumettista inizia durante il periodo delle superiori realizzando il suo primo breve racconto ispirato alle giornate del G8 svoltosi a Genova nel 2001. Inizia quindi a partecipare a diverse edizioni di fiere dedicate al fumetto e a prendere parte a manifestazioni organizzate presso centri sociali. Presta opera come illustratore per locandine di concerti, manifestazioni, copertine musicali, collabora con le radio e con il quotidiano Liberazione più altri settimanali e mensili.
Nel 2006 vengono pubblicate alcune sue storie a fumetti e nel 2011 ? la volta del primo libro sempre a fumetti intitolato “La profezia dell’armadillo” che riscuote un enorme successo nel giro di poco tempo richiedendo ben cinque ristampe ed una edizione a colori. Il titolo del libro è legato al personaggio dell’armadillo che molto spesso è presente come filo conduttore delle storie di Zerocalcare rappresentando una proiezione della sua personalità.
A partire dalla fine del 2011 apre un blog di fumetti personali in cui pubblica brevi racconti a cadenza più o meno regolare e a sfondo autobiografico riscuotendo un enorme successo: questo sito infatti viene visitato, letto (e commentato) quotidianamente da migliaia di utenti. Il suo sito rappresenta uno dei pochissimi esempi italiani di blog dei fumetti, un genere molto diffuso in altri paesi come la Francia ma praticamente sconosciuto nel nostro paese.
Zerocalcare: l’armadillo si trasferisce dall’editoria al grande schermo
Riceve numerosi premi come miglior disegnatore vignettista, come migliori storie raccontate, anche in rassegne dedicate al disegno satirico a sfondo politico. Nel 2014 disegna un murales di 40 m all’uscita della metropolitana di Rebibbia, quartiere romano in cui vive e che ha caratterizzato anche la sua infanzia. Nel 2014 vince il premio “Libro dell’anno”” promosso da Radio Rai e nel 2015 arriva secondo al premio Strega. Nell’ottobre 2017 sono iniziate le riprese del film tratto dall’omonimo fumetto della “Profezia dell’armadillo” di cui Zerocalcare è sceneggiatore.
Questo giovane autore è estremamente interessante e originale: per i costanti e numerosi riferimenti autobiografici sarà sicuramente apprezzato dagli amanti e dei conoscitori degli anni 80 e 90 cui spesso si fa riferimento nelle storie brevi e nei racconti. Il suo stile è brillante, irriverente, schietto, penetrante, acuto: uno spirito di osservazione più unico che raro capace di coinvolgere chi legge al punto di immedesimarsi sistematicamente.
Se sei nato negli anni 80 puoi capire quasi tutto senza bisogno di Google. Se sei di Roma e dintorni puoi cogliere riferimenti e sfumature note e comprensibili solo a chi ha vissuto nella capitale. Ti consiglio di dare una occhiata al suo omonimo blog e prenderti il tempo per scorrere una delle prime short stories pubblicate, ma attenzione: può creare dipendenza.